Twist: ‘Distancing’ (Buzz, 2018)


Genere: indie-pop | Uscita: 7 dicembre 2018

Quello che sappiamo dei Twist è che in realtà sono una persona sola, Laura Hermiston, e che questo è il loro (suo) secondo album in carriera. Laura viene dall’artisticamente fertile Toronto, nella cui locale scena musicale ha conosciuto Brian Borcherdt, metà degli Holy Fuck e dunque abitualmente avvezzo a un’alternativa e cupa versione dell’elettronica. Anche per questo sophomore Brian si è messo dietro alla consolle a lavorare sulle canzoni scritte da Laura, invero molto distanti da quanto è usuale per la sua band: i brani firmati Hermiston sono infatti contraddistinti da delicate e appiccicose melodie; di certo non è nulla di sperimentale, tanto meno dark ed è molto poco elettronico.

Sono però delle belle canzoni, a cui Borcherdt ha costruito un vestitino su misura mischiando elementi vintage molto sixties e più moderni sintetizzatori. E’ proprio questo bilanciamento tra antico e moderno che dona loro un tratto distintivo, facendole diventare una versione più cool (nel senso di “fresca”) degli Alvvays. Laura ha una vocalità meno incisiva rispetto a Molly Rankin, ma il suo timbro un po’ teenage porta in simili atmosfere, quasi sempre solari e di certo gradevolmente accessibili, come dimostrano ‘Tides‘, ‘Tunnel‘, ‘Nice Age‘ e la title-track ‘Distancing‘. Interessante l’eccezione di ‘Waves‘, un electro-funky-pop in cui la produzione del componente degli Holy Fuck si fa prendere la mano. Più in generale, ‘Distancing‘ è uno di quei dischi che rientrano pienamente nella definizione di “molto carino”, una colonna sonora ideale per questi pomeriggi festivi passati sui divani dei parenti.

VOTO: 🙂



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