Barrie: ‘Barbara’ (Winspear, 2022)

Genere: indie-pop | Uscita: 25 marzo 2022

Aveva sempre suonato con altri, Lindsay Barrie, prima di registrare questo disco. Inizialmente con i Grammar, band fondata insieme al fratello Jack; quindi nella prima formazione dei Barrie, quintetto denominato con il suo cognome e con il quale, nel 2019, ha fatto uscire il pregevolissimo debutto ‘Happy To Be Here‘. Tanto è però accaduto negli ultimi tre anni di vita della musicista originaria di Ipswich, Massachusetts. La scelta di proseguire un progetto così preminentemente personale da sola, la pandemia, la perdita del padre, un nuovo amore.

Prende forma da tutto questo ‘Barbara‘, sophomore che vede Lindsay avvicinarsi sempre più alla definizione che ama dare di sé stessa, “producer“. Non perché si tratti di un album di EDM, piuttosto per averlo plasmato completamente a proprio gusto, amalgamando strumenti analogici con altri digitali e svariando tra i generi. “Non sapevo come avrebbe suonato sino a quando non ho incontrato Gabby“, ovvero Gabrielle Smith, titolare del progetto Gabby’s World ma soprattutto sua compagna divenuta ufficialmente consorte, ma anche produttrice esecutiva di questo disco. “L’ho realizzato principalmente per noi due“, rivela Barrie nella press-release della Winspear. “Non parla specificamente di dolore o di amore. È semplicemente un disco in cui mi permetto di provare le mie emozioni“.

Barbara‘ è da un lato la conferma del talento di songwriter della musicista americana, che possiede l’innata qualità di far suonare delicato e avvolgente ogni suo ritornello. Dall’altro propone moltissime inedite versioni del suo cantautorato indie-pop: le prime due tracce, l’analogica ‘Jersey‘ e la sintetica ‘Frankie‘, sono esemplificative della varietà di questo sophomore, in cui si può ascoltare anche dream-pop (‘Concrete‘), degli accenni di afro-beat (‘Dig‘), alcune ballate semi-acustiche (‘Jenny‘, ‘Bully‘), degli arpeggi di arpa (‘Harp 2‘) e persino dei beat spezzati (‘Basketball‘). Sono le melodie a mantenere coesione e riconoscibilità tra i brani, e a rendere questo LP un piacere per le orecchie. Barrie può ancora fare qualche passo in avanti dal punto di vista della specificità sonora, ma da quello della scrittura è già assestata su un livello assai più che buono.

VOTO: 🙂



 

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