Daisy Jones & The Six: ‘Aurora’ (Atlantic, 2023)

Genere: folk-rock | Uscita: 2 marzo 2023

E pensare che Riley Keough e Sam Claflin, che interpretano rispettivamente Daisy Jones e Billy Dunne nella serie TV di Amazon ‘Daisy Jones And The Six‘, neanche sapevano cantare quando furono ingaggiati per il ruolo di protagonisti. Hanno dovuto frequentare una sessione intensiva di lezioni di canto, che evidentemente ha dato ottimi risultati per ciò che si può vedere e sentire sia sul piccolo schermo che in questo LP che è, al tempo stesso, un disco di inediti, una colonna sonora e un tribute-album.

Sono infatti i due attori, assai credibili nel ruolo di rockstar anche nelle movenze on stage, coloro che interpretano queste undici canzoni scritte principalmente da Blake Mills, musicista, cantautore ma soprattutto produttore di grido (Alabama Shakes, Laura Marling, Perfume Genius, Phoebe Bridgers, Marcus Mumford). A Mills dovrebbero dare sia un Oscar che un Grammy come miglior content creator, dal momento che è riuscito a dare concretezza ai brandelli di lyrics presenti nel romanzo di Taylor Jenkins Reid, da cui la serie è tratta. Non lo ha fatto da solo, ma con diversi amici e collaboratori abituali, tra cui Cass McCombs, James Valentine (Maroon 5), Ethan Gruska (della band di Phoebe Bridgers), Matt Sweeney (Chavez, Zwan), Z Berg (The Like), Jason Boesel (Rilo Kiley) e lo stesso Mumford.

La trama racconta, sotto forma di mockumentary ma con frequentissimi flashback, la storia di una band folk-rock (evidentemente ispirata ai Fleetwood Mac) che giunge al successo planetario salvo poi sciogliersi all’apice della fama. È formata, per l’appunto, dalla cantante solista Daisy Jones e dal gruppo The Six (di cui il succitato Billy Dunne era il leader), fatti artisticamente unire da un abile produttore. L’attrazione romantica tra i due frontman segna l’incedere della storia, e proprio le canzoni in questione ne descrivono le varie fasi, come se Daisy e Billy si parlassero attraverso i loro testi.

Un’operazione commerciale talmente azzeccata da creare hype su un gruppo che non esiste (che ha comunque la sua pagina Instagram e il suo Bandcamp, e persino la finta label ha il suo sito ufficiale), ma anche un’originale quanto mirabile iniziativa artistica, giacché i brani, pur se a tratti un po’ caricaturali nel citare un’epoca storica (la seconda metà degli anni ’70), funzionano di per sé. Non a caso questo ‘Aurora‘ (che secondo gli sceneggiatori sarebbe uscito nel 1977, lo stesso anno di ‘Rumours‘) negli USA è giunto al primo posto della classifica di iTunes, e lo ha fatto soprattutto perché è composto da belle canzoni. I singoli ‘Aurora‘, ‘Let Me Down Easy‘ e ‘Look At Us Now (Honeycomb)‘ avrebbero potuto scalare le chart anche nella realtà contemporanea tanto appaiono fresche, autentiche e a loro modo sincere. Rendono al meglio dopo aver guardato le 10 puntate televisive, ma poi si finisce per ascoltarle a prescindere. Per un disco che doveva essere ‘semplicemente’ una colonna sonora non è poco, e il grande merito non può che essere di chi lo ha progettato, ovvero di Blake Mills.

VOTO: 🙂



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