Death Cab For Cutie: ‘Thank You For Today’ (Atlantic, 2018)

Genere: indie-pop/rock | Uscita: 17 agosto 2018

Sebbene l’uscita di Chris Walla dal gruppo fu annunciata ben prima la pubblicazione di ‘Kintsugi‘, il precedente album dei Death Cab For Cutie datato 2015, l’ex chitarrista aveva suonato in quel disco alla stregua degli altri componenti, come una sorta di lascito di commiato. Questo ‘Thank You For Today‘ è dunque il primo LP della band di Seattle senza il suo fondamentale membro fondatore, nonché seconda mente creativa. Ci sono voluti ben due musicisti per rimpiazzarlo: il chitarrista Dave Depper e il tastierista Zac Rae, che avevano già suonato con il gruppo nell’ultimo tour.

E’ probabilmente questa una delle ragioni del (leggero) cambiamento del suono dell’ex quartetto ora quintetto. In ‘Thank You For Today‘ compaiono spesso beat pre-programmati (‘I Dreamt We Spoke Again‘, ad esempio) o addirittura campionamenti (un vecchio brano di Yoko Ono in ‘Gold Rush‘), ma alla fine dei conti si tratta semplicemente di qualche piccola diversificazione a livello di arrangiamento. Il songwriting di Ben Gibbard rimane sempre fedele a se stesso, con quel mood dolce-amaro ultra-melodico a questo giro un po’ più nostalgico. Nostalgia che è anche la ragione per cui i Death Cab For Cutie si riascoltano sempre con piacere, rimanendo tutt’oggi fulgida espressione di un peculiare approccio musicale.

Se si deve essere proprio sinceri, è da qualche album che non vengono più sfiorate le vette di ‘Transatlanticism‘ (2003) o anche solo di ‘Plans‘ (2005), ma se si vogliono giudicare i dischi autonomamente, evitando distraenti comparazioni con un illustrissimo passato, non si può certo affermare che ‘Thank You For Today‘ sia un brutto LP. Le belle canzoni ci sono: ‘Summer Years‘ e ‘Northern Lights‘ (cantata con Lauren Mayberry dei Chvrches) portano con sé quel plus emozionale tipico del gruppo, la succitata ‘I Dreamt We Spoke Again‘, ‘Your Hurricane‘ e ‘You Moved Away‘ sono gradevoli e anche interessanti variazioni dal classico canovaccio DCFC. Più in generale, è questo un lavoro che riesce a crescere con gli ascolti, indubbio pregio per qualsiasi genere di composizione musicale. Di certo non accontenterà gli amanti della sperimentazione, ma la solida fanbase del gruppo, quella sì.

VOTO: 🙂



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