Ducks Ltd: ‘Get Bleak’ EP (Carpark, 2021)

Genere: jangle-pop | Uscita: 21 maggio 2021

Tom Mcgreevy (voce, chitarra e basso) ed Evan Lewis (chitarra) sono entrambi originari di Toronto e parte, da diversi anni, della locale scena underground. Si sono conosciuti in tour, ognuno al seguito dei rispettivi gruppi. Fu proprio durante quel breve periodo trascorso insieme che tra un concerto e l’altro si accorsero di condividere una grande passione per Felt, Orange Juice e Go-Betweens, realizzando che tale affinità poteva essere concretizzata in un progetto musicale comune. Si misero dunque a scrivere le quattro canzoni che finirono in ‘Get Bleak‘, EP uscito un paio di anni fa per la piccola etichetta Bobo Integral nonché prima pubblicazione discografica accreditata ai Ducks Unlimited, in seguito ribrandizzati Ducks Ltd. Quella manciata di pezzi giunse alle orecchie di webzine della rilevanza di Exclaim!, PopMatters e soprattutto Pitchfork, che ne diedero buoni riscontri, facendo drizzare le orecchie alla più strutturata Carpark Records.

E’ del resto piuttosto difficile resistere all’estrema catchyness delle composizioni di Mcgreevy e Lewis, che seguono ciecamente i propri modelli estetici senza apparenti esitazioni. Il loro jangle-pop si avvicina a una purezza di genere senza tempo: non sarebbe impossibile immaginarlo in un singolo della Sarah Records o della Flying Nun. Un vero e proprio revival ripresentato in questa nuova uscita, che aggiunge altri tre brani a una scaletta che sale dunque a sette tracce.

Nella sostanza, siamo di fronte al classico disco totalmente derivativo ma al contempo estremamente gradevole. Le chitarre sincopate, le melodie agro-dolci e la produzione lo-fi catapultano direttamente nel 1986 neanche fossero una DeLorean modificata, e lo fanno con un’autenticità tale da rappresentarne il principale merito. ‘Gleaming Spires‘, ‘Anehdonia‘ e ‘Oblivion‘ sono le tracce che più mostrano quell’innata inclinazione melodica che invoglia senza reticenze alla prosecuzione dell’ascolto. Il fatto che tutto si concluda in meno di 22 minuti rispetta pienamente il proposito introduttivo dell’opera e accresce l’attesa per quello che sarà il primo vero e proprio album del duo canadese.

VOTO: 🙂



Lascia un commento