Il video dell’ultima canzone dei Beatles

È da ieri che c’è chi ascolta ininterrottamente ‘Now And Then‘, quella che è stata definita la “last song” dell’ineguagliabile discografia dei Beatles.

Costruita su un demo in musicassetta inciso da John Lennon nel 1977, e ri-lavorata nel 1995 quando i tre compagni di band rimasti in vita fecero altrettanto per ‘Real Love‘ e ‘Free As A Bird‘ (inserite all’epoca in alcune compilation antologiche), non venne mai pubblicata per l’impossibilità di separare, a livello tecnico, la voce di John dal pianoforte.

Le moderne tecnologie hanno risolto il problema, ma il tentativo precedente è stato comunque utile perché per l’occasione George Harrison aveva registrato alcune parti di chitarra. Grazie all’aggiunta di ulteriori incisioni, nel 2022, da parte di Paul McCartney e Ringo Starr, il pezzo ha ora il pregio di includere contributi di tutti e quattro i Fab Four, oltre che di quelli di un’orchestra e dell’Intelligenza Artificiale, che ha fornito il ‘collante’ decisivo per il suo definitivo completamento.

Un’operazione che, più che per la bontà del brano, colpisce per il carico emozionale che porta con sé. E a questo proposito il colpo di grazia lo sferra il video diretto da Peter Jackson (colui che ha curato la mini-serie documentaristica ‘The Beatles: Get Back’), diffuso oggi, in cui i Beatles interagiscono tra di loro in versione anni ’60, 1995 e 2023.

Rifiutato, in questo caso, ogni tipo di intervento artificiale perché, a detta dello stesso Jackson, “ogni scatto dei Beatles doveva essere autentico“, tanto che sono stati utilizzati anche filmati domestici forniti al regista dal figlio di Lennon, Sean, e dalla moglie di Harrison, Olivia: “Mi sono reso conto che avevamo bisogno dell’immaginazione di ogni spettatore per fare ciò che noi non potevamo fare, e far sì che ognuno creasse il proprio momento di personale addio ai Beatles“, spiega il cineasta.

A disposizione su YouTube c’è anche un breve documentario di 12 minuti sulle varie fasi di lavorazione della canzone, diretto da Oliver Murray e prodotto dalla BBC all’interno di una serie di programmi volti a celebrare l’eredità della celeberrima band di Liverpool.


 

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