Le news di oggi: NoFX, Bay Fest, Helado Negro, Hurts, Leon Bridges


Manca quasi un anno, ma si può quantomeno segnare in calendario la data del 23 maggio 2021, quando i NoFX porteranno in Italia il loro mini-festival itinerante, Punk In Drublic. Al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI), si faranno infatti precedere sul palco da Me First And The Gimme Gimmes, Pennywise, Frank Turner & The Sleeping Souls, Comeback Kid e Days On Daze. I biglietti, di cui ancora non si conosce il costo, saranno in prevendita da dopodomani.


Altro festival fieramente punk-rock è il Bay Fest di Bellaria Igea Marina (RN), che dopo il rinvio al 2021 (12-14 agosto), ha confermato tre nomi già in line-up per l’edizione 2020, ovvero Bad Religion, Circle Jerks e Bouncing Souls. Abbonamenti in vendita da lunedì prossimo 15 giugno, quelli acquistati per la manifestazione di quest’anno rimarranno validi per l’anno prossimo.


Altro spostamento di un anno è quello per il concerto che Helado Negro doveva tenere all’Anfiteatro del Venda di Galzignano Terme (PD) il 7 giugno 2020. Il musicista americano si esibirà invece domenica 6 giugno 2021, con biglietti in prevendita su Diyticket a 18 euro più diritti e commissioni. Quelli già acquistati per la data rinviata rimangono ovviamente validi.


Tornano a farsi sentire gli Hurts, con un nuovo singolo: ‘Voices‘ è descritto dal frontman Theo Htuchcraft come “una canzone sull’isolamento, la disperazione e l’ossessione. Parla anche della forza d’animo, della resilienza e della forza d’animo. È stata scritta durante una crisi personale e viene pubblicata nel mondo durante una crisi collettiva“. Il brano, almeno per il momento, non sembra preludere a un nuovo LP del duo synth-pop inglese.


Dopo l’EP collaborativo con i Khruangbin, Leon Bridges ha reso pubblica una nuova canzone intitolata ‘Sweeter‘. Coadiuvato dal produttore Terrace Martin, ha deciso di anticiparne l’uscita a seguito dei fatti di cronaca che stanno scuotendo l’opinione pubblica statunitense. “Non posso e non voglio più tacere“, scrive Bridges in una nota, “Proprio come il sangue di Abele invocava Dio, è come se George Floyd chiamasse me“. Il brano doveva essere parte del prossimo album del soulman texano, attualmente in lavorazione.


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