Nation Of Language: ‘Strange Disciple’

🎵 Synth-pop | 🏷️ PIAS | 🗓️ 15 settembre 2023

Non deve essere sembrato vero, ai Nation Of Language, di poter far uscire un disco al di fuori della pandemia. I loro primi due LP, ‘Introduction Presence’ (2020) e ‘A Way Forward’ (2021), avevano infatti subito le restrizioni imposte dalle disposizioni sanitarie, potendo essere eseguiti live molto di rado. Quasi una nemesi per un progetto synth-pop, che dovrebbe avere tra i primi propositi quello del divertimento all’interno di una condivisione di spazi.

La band newyorkese è riuscita peraltro a conquistarsi una solida fama in queste ultime quattro annate, rappresentando orgogliosamente un genere sempreverde ma gettonato a fasi alterne. C’è qualcosa di più del far semplicemente ballare nella musica di Ian Richard Devaney, un vero e proprio songwriter che anela alla composizione del perfetto singolo pop. In questo disco c’è soprattutto ‘Sole Obsession’ a candidarsi al titolo di canzone dell’anno, ma come accaduto in precedenza è tutta la scaletta a rivelarsi solida sia in fase di scrittura che di incisione: l’apporto di Nick Millhiser degli Holy Fuck è fondamentale nella crescita sonora del trio.

Così, ‘Strange Disciple’ si conferma come il terzo successo su tre tentativi, candidandosi a opera della maturità grazie a brani come ‘Surely I Can’t Wait’, ‘Too Much, Enough’, ‘Sightseer’ e ‘Stumbling Still’, accomunati dal genere di riferimento (nella seminale versione che gli hanno dato i New Order) ma poi non così tanto nell’effettivo esecuzione. Ai Nation Of Language manca solo un live-set più impattante per raggiungere l’eccellenza, ma d’ora in poi, finalmente, avranno l’opportunità di suonare molto più spesso e pressoché ovunque.

😀



 

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