Nuova musica: Hot Hot Heat, Yard Act, Grandaddy, MGMT, Future Islands

Make Up The Breakdown‘ (2002), l’album di debutto degli Hot Hot Heat che ha superato i 20 anni di esistenza, sembrava l’inizio di una carriera folgorante. La band canadese non ha mai replicato quel livello di gradevolezza, ma si è comunque distinta per una discreta unicità e diverse belle canzoni. Di nuove non ne arrivavano dal 2016, ed è dunque un piccolo evento la pubblicazione di ‘Shock Me‘, singolo che dovrebbe preludere a un nuovo LP, che sarebbe il sesto in carriera per il quartetto di Victoria (British Columbia).


Il 1° marzo gli Yard Act pubblicheranno il loro atteso sophomore, ‘Where’s My Utopia?‘. Dal disco è già stata resa nota una prima anticipazione, ‘Dream Job‘, e questa settimana è arrivata la seconda. Si tratta di un brano denominato ‘Petroleum‘, che a detta del frontman James Smith discorre della versione che le star della musica danno di loro stessi sul palco: “La gente pretende onestà, ma non è così: vuole che io rappresenti la versione dell’onestà che ha pagato per vedere, e questo fa parte dell’illusione dello show business“, riflette il musicista inglese.


Altrettanto desiderato (sin dal 2017) è il nuovo album dei Grandaddy, ‘Blu Wav‘, che uscirà il 16 febbraio 2024. Anche in questo caso c’è già stata la condivisione di un estratto, ‘Watercooler‘, e venerdì ne è stato reso pubblico un altro, ‘Cabin In My Mind‘. “Un po’ di tempo fa, mentre ero in viaggio con un amico, gli è venuta in mente questa frase. Aveva così tanto senso per me e aveva così tante cose nel titolo stesso: isolarsi e rinchiudersi dentro. È divertente immaginare letteralmente una capanna all’interno della propria mente“, racconta il titolare del progetto Jason Lytle.


Una settimana dopo, il 23 febbraio, arriverà ‘Loss Of Life‘, quinto LP in carriera per gli MGMT nonché primo dal 2018. È stato preceduto dal singolo ‘Mother Nature‘, e ora anche da un altro denominato ‘Bubblegum Dog‘. Il video, diretto da Julia Vickerman e Tom Scharpling, prende in giro gli stereotipi presenti nelle clip dei brani alternative-rock degli anni ’90, con evidenti citazioni di Pearl Jam, Alice In Chains, Red Hot Chili Peppers e Smashing Pumpkins.


Il 26 gennaio sarà la volta di ‘People Who Aren’t There Anymore‘, settimo album della storia dei Future Islands. In questo caso gli estratti proposti erano già tre (‘King of Sweden‘, ‘The Tower‘ e ‘Deep In The Night‘), con un quarto aggiuntosi mercoledì scorso, ‘The Fight‘, brano caratterizzato da un “low-key groove“, come lo descrive Clashmusic. È prodotto, come il resto dell’opera, dalla stessa band insieme a Steve Wright, che ha anche diviso gli oneri del mixaggio con Chris Coady.


 

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