‘The Art Of The Lie’ è il nuovo album di John Grant

La luminosa copertina che potete vedere qui accanto è quella del sesto album della carriera solista di John Grant: ‘The Art Of The Lie‘ uscirà il 14 giugno per Bella Union.

Prodotto dallo stesso Grant insieme a Ivor Guest (vincitore di Grammy e conosciuto per il suo lavoro con Grace Jones e Brigitte Fontaine), vede la collaborazione del chitarrista Dave Okumu, del batterista Seb Rochford e del bassista Robin Mullarkey.

Questo super-gruppo ha suonato le undici le tracce in scaletta, tra cui il nuovo singolo estremamente funky ‘It’s A Bitch‘, brano solo apparentemente divertito: “L’abito di cui è rivestito lo rende più appetibile“, afferma John. “Aiuta a far scendere la pillola amara. La musica e l’umorismo sono il modo in cui ho sempre affrontato il lato oscuro della vita. A pensarci bene, è anche il modo in cui affronto il lato positivo“.

Disco estremamente politico e militante (il suo titolo storpia quello di uno dei libri scritti da Donald Trump), è così descritto dalla press-release: “La dura giustapposizione di bellezza e crudeltà rende l’ascolto avvincente del sesto album di Grant, un disco che lega i traumi infantili ai postumi dell’età adulta e che li associa al malessere politico dell’America 2024, un Paese che si trova sull’orlo della propria distruzione“. “Ci è stato permesso di sentirci a casa per un paio di secondi“, dice ancora l’ex Czars. “Ora non più“.

Musicalmente, viene definito “l’album più opulento, cinematografico e lussuoso di John Grant. Come suggerisce il titolo, l’ingegnosità lirica che fa da contrappeso a tutta questa ponderata ricchezza musicale è tanto oscura quanto la sua produzione è epica e audace.” Tra le fonti di ispirazioni vengono menzionati in tantissimi, tutti di estremo pregio: oltre alle succitate Jones e Fontaine anche Vangelis, Carpenters, Talk Talk, Kate Bush, Cocteau Twins, Dead Can Dance e Devo.


 

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