Woods: ‘Perennial’

🎵 Soft-folk | 🏷️ Woodsist | 🗓️ 15 settembre 2023

Dal buio di una notte invernale in un appartamento di New York, alla luce del sole estivo di una spiaggia californiana. Ne hanno fatta di strada le nuove canzoni dei Woods, sia dal punto di vista geografico che compositivo, quanto della stagionalità. Una modalità creativa che è inedita per una band che ha sempre fatto del proprio studio di registrazione il luogo deputato a scambiare idee. Invece, questa volta, sono state le meditazioni notturne del frontman Jeremy Earl a produrre dei “loop” (così descritti dalla press-release) da sottoporre ai compagni perché venissero sviluppati e trasformati in canzoni. L’altro leader del gruppo, James Taverniere, si è occupato di fornire il vestito sonoro adeguato, durante sessioni di registrazione tenutesi in uno studio in riva al mare a Stinson Beach.

Proprio il concetto “circolarità perenne” è il tema principale di questo disco, che sia la perpetua rigenerazione della natura o, per l’appunto, i giri delle idee musicali che con grande regolarità vengono partorite dall’ingegno di Earl. Non è un caso che nel dodicesimo LP della loro carriera i Woods abbiano inserito quattro corposi strumentali tra le undici tracce in scaletta, rendendone la fruizione un po’ più macchinosa del solito, ma dando ancor più visibilità alle loro proverbiali stratificazioni. Sono rinfrescanti e avvolgenti come un soffio di brezza marina in una calda giornata d’estate, come se il contesto in cui quest’opera ha preso forma abbia inciso sulla soffice delicatezza dei passaggi sonori (‘White Winter Melody‘, ‘The Wind Again‘, ‘Perennial‘).

Perennial‘ inteso come album riafferma prima di tutto gusto, estro ed eleganza di una band che sta per giungere con grande integrità creativa al ventennale della propria carriera. Gli mancano, forse, quel paio di canzoni che lasciano a bocca aperta (solitamente presenti in ogni pubblicazione targata Woods), sebbene brani come ‘Sip Of Happiness‘, ‘Little Black Flowers‘ e ‘Weep‘ si rivelino comunque esemplari di gran pregio. Nessun fan si potrà lamentare del contenuto di questo disco, che riafferma come si debba sempre seguire con dedizione quanto sceglie di ideare la premiata ditta Earl/Taverniere, da tempo perennemente tra i migliori songwriter delle due coste.

🙂



 

Lascia un commento