Ducks Ltd.: ‘Harm’s Way’

🎵 Jangle-pop | 🏷️ Carpark | 🗓️ 9 febbraio 2024

Quando abbiamo firmato il contratto, avevamo suonato forse cinque o sei concerti in tutto. Dopo lo scorso anno, sono diventati centinaia. Questa esperienza può cambiare la percezione della propria musica e del proprio modo di scrivere”: sta tutta in questa dichiarazione di Tom McGreevy la crescita che i suoi Ducks Ltd sentono di aver compiuto nello scrivere, incidere e diffondere ‘Harm’s Way’, il loro secondo album sulla lunga distanza, che arriva a circa due anni e mezzo dal precedente.

Chi già avesse familiarità con la loro musica, potrebbe non riscontrare così tanto divario tra quest’opera e la precedente. In effetti, il jangle-pop assai catchy presente in ‘Modern Fiction’ non viene sostanzialmente intaccato, se non per una “frenesia” (mutiamo il termine dalla press-release della Carpark Records) maggiore, che rende i brani molto più svelti anche dal punto di vista dei BPM.

Sono nove in tutto per un totale di 28 minuti, per un disco che dunque scorre rapido ma meno solare di quanto si possa pensare, con testi che portano tematiche non certo allegre (si parla persino di un disastro ferroviario): “Sono canzoni sullo struggimento, sull’osservare le persone a cui tengo soffrire e cercare di capire come essere lì per loro. E sulla fatica di vivere nel mondo quando sembra che sia pronto a crollare“, afferma ancora McGreevy, primo responsabile delle liriche del duo di stanza a Toronto.

Cosa c’è dunque di diverso rispetto al lavoro di 30 mesi fa? La produzione più hi-fi, questa volta affidata esternamente a uno esperto come Dave Vettraino (Dehd, Deeper, Lala Lala), e resa ancor più solida dalla partecipazione di tanti musicisti della zona di Chicago (membri di Ratboys e Dehd, per esempio), scelta come sede di registrazione perché “la città di molte delle nostre band preferite”. Per il resto i pezzi sono (quasi) belli uguali: ‘Deleted Scenes’, le title-trackHarm’s Way’, e la succitata ‘Train Full Of Gasoline’ si distinguono in quest’ordine di gradimento, mantenendo la band canadese nella classifica dei papabili beniamini per gli appassionati di genere.

🙂



 

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