Marika Hackman: ‘Big Sigh’

🎵 Indie-folk | 🏷 Chrysalis | 🗓 9 gennaio 2024

La Marika Hackman decisa e sicura di sé del precedente ‘Any Human Friend‘ (2019) si è eclissata tra un lockdown e l’altro e una relazione finita male. Un momento di crisi sfociato in un blocco dello scrittore ha reso complesso e difficile giungere al completamento di quello che è il suo quarto LP in carriera. Alla fine, però, Marika è riuscita a terminarlo, anche grazie all’aiuto di due co-produttori: il collaboratore di lunga data Charlie Andrew, e quel Sam Petts-Davies che ha appena lavorato a ‘Wall Of Eyes‘ degli Smile.

Anche per questo ‘Big Sigh‘ è un disco molto vario, quanto meno nelle atmosfere musicali: passa dagli archi al pianoforte, dall’acustica all’elettronica minimale con discreta organicità. I suoi testi sono alquanto sofferti, e rendono sostanzialmente ‘triste’ l’intero disco: “È una sorta di tristezza romantica e viscerale, credo, e un po’ inquieta. È molto introspettivo. Suppongo che sia questo il suo stato d’animo: molto riflessivo. Guardare al passato ed elaborare le cose“, spiega in un’intervista a Stereogum la cantautrice londinese.

Marika conserva il suo tocco di grande songwriter lungo tutta lo scorrere delle tracce, che per la loro eterogeneità, però, non consentono mai all’album di decollare definitivamente. Ci si imbatte comunque diversi momenti di grande trasporto: ‘No Caffeine‘ è un singolo quasi divertente se non si facesse caso alle liriche, ‘Hanging‘ e ‘The Yellow Mile‘ due ballate molto sincere che fanno assai sospirare, coerentemente con il titolo dell’opera. Brano migliore del lotto è però ‘Slime‘, un pezzo dal crescendo emotivo appassionante che mette in risalto due delle qualità che sono sempre emerse nei dischi della Hackman: ovvero, avvolgenti melodie accompagnate da un particolare gusto nello scovare arrangiamenti sofisticati ma mai pretenziosi.

🙂



 

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