Parcels: ‘Day/Night’ (Because, 2021)

Genere: funk-pop | Uscita: 5 novembre 2021

Per essere solamente al secondo album, i Parcels di cose ne hanno già fatte parecchie. Hanno vissuto in due continenti diversi (Oceania ed Europa, trasferendosi da Byron Bay a Berlino), frequentato intensamente il gotha della scena di un terzo paese (la Francia e in particolare Parigi, dove anche è stato registrato questo lavoro), guadagnando molteplici attestati di stima pur assestatisi su un genere inflazionato come il pop di prevalenza sinteica e di grande orecchiabilità. ‘Parcels‘, il debutto omonimo del 2018 diffuso dalla divisione musicale di Kistuné, era un concentrato di coolness estetica ma anche di grande sostanza, farcito di brani perfettamente centrati e assimilabili da ascoltatori differentemente esigenti. Una formula praticamente perfetta che il quintetto australiano avrebbe potuto riproporre pari pari nel proprio sophomore, per il quale ha scelto invece di complicarsi la vita nel senso migliore della locuzione.

Day/Night‘ è infatti un album doppio, che supera l’ora e 20’ di durata, che ingloba un sacco di interludi strumentali e che mostra un lato estremamente più riflessivo del gruppo. Insomma, qualcosa di assolutamente non scontato, certamente di più alto livello e ma anche di più ostico all’ascolto. Il titolo dice molto del concept del disco, che insiste sulle contrapposizioni del mondo e della vita e propone una prima metà più solare e una seconda più ombrosa. Alla luce di queste nuove composizioni, definire “funk-pop” e “retro-disco” la musica dei Parcels può apparire persino semplicistico. Il loro, posto che già non lo fosse, è vero e proprio cantautorato, e pure di considerevole fattura, tanto da convincere Owen Pallett ad orchestrare i suoi frequenti passaggi cameristici. La solitudine dettata dalla pandemia e i devastanti incendi che hanno pesantemente colpito la loro regione di origine (il Nuovo Galles del Sud) hanno parecchio influenzato questa nuova versione della loro scrittura. “Due album ci hanno permesso di essere più organici, più leggeri, positivi e morbidi per ‘Day’ e più cupi e profondi per ‘Night’. Ha fatto sì che emergessero tante idee, dalla scrittura alla produzione; abbiamo potuto approfondire maggiormente le possibilità. È stato molto divertente“, spiega il frontman Jules Crommelin all’NME.

Il bello dell’ascoltare ‘Day/Night‘ è, peraltro, anche rilevare come quella spiccatissima attitudine pop mostrata sin dagli esordi si mantenga perfettamente conservata. Anzi, a sentire i singoli ‘Free‘, ‘Comingback‘ e ‘Somethinggreater‘, tutti piazzati nella prima parte dell’opera, può sembrare anch’essa parecchio evolutasi. Sono tre brani sensazionalmente melodici ma mai banali, che rimangono in mente al primo ascolto e non portano mai all’assuefazione con i successivi replay. Fanno forse meno battere il piedino rispetto a quelli del debutto, ma procurano un’analoga buona predisposizione d’animo. Un livello di eccellenza ribadito, ma in maniera differente, da diverse altre tracce delle 19 che compongono la scaletta complessiva: la straziante e lentissima ‘Outside‘, la sperimentale ‘LordHenry‘, l’epica ‘The Fear‘, la delicata ‘Reflex‘, l’acustica ‘Once‘. Una tale e ampia quantità di idee che rende questo disco uno dei meglio confezionati della stagione: per i Parcels è un deciso, e probabilmente anche decisivo, passo in avanti.

VOTO: 😀



Lascia un commento