Wilco: ‘Cousin’

🎵 Folk-rock | 🏷️ dBpm | 🗓️ 29 settembre 2023

Da quando si sono incontrati (nel 2019, durante un festival), Jeff Tweedy e Cate Le Bon hanno immediatamente avvertito una particolare affinità. Sono rimasti in contatto sino a che, due anni dopo, Jeff ha chiesto a Cate di produrre quello che sarebbe diventato il tredicesimo album in carriera dei suoi Wilco. Un produttore esterno è avvenimento piuttosto raro nella carriera della band americana (in passato lo avevano fatto soltanto Jim O’Rourke e Jim Scott), addirittura unico per una donna: “Non ci sono molti gruppi rock di uomini bianchi che in qualche modo mi suonino interessanti (…) Mi è sembrato giusto chiedere a una donna di produrre un disco per noi, perché era un modo onesto di evitare questo tipo di presupposto“, afferma Tweedy in un’intervista a Spin.

Tra i due è dunque partito un carteggio a distanza con scambio di demo, idee e opinioni, fino a che la musicista gallese non si è recata nello studio di proprietà del gruppo, il The Loft di Chicago, per lavorare con la band al completo. La più grossa novità del processo d’incisione è stata la scelta di far registrare ai membri dei Wilco le loro parti individualmente, o al massimo in due o tre alla volta. Al fine, anche a questo giro, di realizzare un disco “che suoni come i Wilco, ma che non sia già stato fatto dai Wilco“.

Ed è forse proprio questo che ‘Cousins‘ non sembra aver pienamente perseguito. Rispettosa di una storia così importante e della ingombrante personalità del frontman, la Le Bon si è limitata ad aggiungere qualche stratificazione elegante, mantenendo però intonso il suono del sestetto chicaghese, e rendendo pertanto arduo avvertire la sua presenza senza leggere le note di copertina. ‘Cousins‘ paga anche un biennio, per i Wilco, particolarmente stipato di pubblicazioni (‘Cruel Country‘, che è pure un doppio LP, è uscito appena 16 mesi fa), lasciando la costante sensazione (comune, nel post-pandemia, ad altre band illustri), di non aver effettuato la necessaria selezione tra il materiale disponibile. Dell’album cugino non si può non dire che sia gradevole (si ascoltino le orecchiabilisime ‘Levee‘, ‘Evicted‘ e ‘Soldier Child‘), ma, se l’aspirazione è la rilevanza, una discografia così importante avrebbe bisogno di ben altra scossa.

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