Shame: ‘Food For Worms’ (Dead Oceans, 2023)

Genere: art-punk | Uscita: 24 febbraio 2023

C’è sempre una crisi dopo ogni album degli Shame. ‘Songs Of Praise‘ (2018) aveva portato il gruppo londinese al successo, ma anche a una fittissima schedule di concerti che aveva causato un sovraccarico psico-fisico in tutti i suoi componenti. La alte aspettative precedenti a ‘Drunk Tank Pink‘ (2021) avevano come svuotato la creatività del quintetto, che dopo aver completato il proprio sophomore non è più riuscito a scrivere nulla per un bel po’. A smuovere l’apatia in cui Charlie Steen e compagni si erano cacciati ci ha pensato il loro management, che ha intimato loro di suonare al Windmill, il locale in cui avevano mosso i primi passi come band, con una setlist di brani nuovi da comporsi in appena due settimane.

È stata la svolta per le sorti di ‘Food For Worms‘, tanto che sei delle dieci tracce in scaletta provengono da quelle improvvisate sessioni di scrittura. È anche la ragione per cui il terzo album della carriera degli Shame suoni così live, registrato interamente in presa diretta sotto la vigile supervisione di Flood, il produttore esperto (Nine Inch Nails, Depeche Mode, U2, PJ Harvey, Sigur Rós, Foals) di cui la (ancora) giovane band aveva probabilmente bisogno in questo momento della propria storia.

Non è un disco semplicissimo, ‘Food For Worms‘, con i suoi tanti cambi di ritmo e atmosfere, e una band che cerca una volta di più di smarcarsi da un’etichetta, “post-punk”, che non sente propria. Del resto, sono dichiaratamente Pixies e Lou Reed le fonti d’ispirazione più significative per queste canzoni, che non vanno tutte a cento all’ora e che si ritagliano, ciascuna, una precisa ragione d’essere. Da un singolo tipicamente nelle corde della band come ‘Six-Pack‘ si passa a brani lenti ma intensi quali ‘Aderall‘ e ‘Orchid‘, per andare a concludere il lotto con una ballatona di oltre sei minuti come ‘All The People‘, in cui la propensione al singalong, comune a molte altre parti di questo LP, vive il suo momento di gloria.

Sono del resto molte le canzoni di questo disco che non finiscono come sono iniziate, aspetto che permette di tenere vivo l’interesse per tutti i 43 minuti di durata in maniera sempre incisiva e mai superflua, circostanza che per i ragazzi di South London si verifica per la terza volta su tre tentativi. ‘Food For Worms‘ è anche per questo un album indubbiamente buono, che forse non riuscirà ancora a far spiccare agli Shame il definitivo volo, ma che mostra una band sempre capace di rimettersi in gioco e riorganizzarsi.

VOTO: 🙂



 

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